Christophe Felder contro Pierre Hermé: non è una sfida da poco. La definirei piuttosto una lotta tra titani…Sì, perché qui vi ho dato la ricetta del morbido al cioccolato di Felder ed ora… vi dò quella di Pierre Hermé. E vi farete voi un’idea di quale sia la migliore, testandole entrambe, se vi pare. Io preferisco la ricetta di Felder e non me ne capacito: in proporzione contiene più burro che quella di Pierre Hermé che, paradossalmente, trovo troppo “ricca “per i miei gusti.
O forse sarà che il morbido di Felder è come piace a me: cola lava di cioccolato quando incidi la fetta col cucchiaino; mentre nella ricetta di Hermé, il cuore resta morbido, ma non cola.
E queste signori miei, non sono differenze da poco… E poi non dimentichiamoci che il Natale si avvicina a gran passi. Quale occasione migliore , allora, per cimentarsi con le ricette a base di cioccolato?
Il morbido al cioccolato di Pierre Hermé
Ingredienti per 6 persone:
400 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
200 g di burro
120 g di zucchero
100 g di farina
80 g di farina di mandorle (ovvero di polvere di mandorle)
4 uova
Preriscaldate il forno a 160°
Fate sciogliere il burro in una casseruola, al minimo. Tritate grossolanamente il cioccolato e fatelo sciogliere a bagnomaria.
Imburrate ed infarinate uno stampo dal diametro di 22 cm.col fondo amovibile.
Versate nell’impastatrice con la planetaria lo zucchero, la farina passata a setaccio, la farina di mandorle, il burro fuso, le uova ed il cioccolato fuso ed azionatela per 3 minuti.
Se non avete l’impastatrice, lavorate tutti gli ingredienti insieme con la frusta.
Versate la preparazione nello stampo e fate cuocere per 15 minuti. Sfornate il morbido al cioccolato e spolverizzatelo con del cacao in polvere. Gustatelo tiepido.
10 novembre 2009 alle 14:11
uhm… mi sto trattenendo per non leccare il monitor!
10 novembre 2009 alle 14:19
Li devo assolutamente provare entrambi, ma dalla descrizione già so che mi piacerà felder. adoro il cioccolato colante!
10 novembre 2009 alle 15:09
@salsa: fino ai gomiti ci si lecca cn questo dolce alsa! fino ai gomiti! 🙂
@alem: mi piacerebbe avere il tuo feedback, si!
10 novembre 2009 alle 20:48
:-)con tanta dolcezza potrebbe venirmi il diabete…
11 novembre 2009 alle 11:10
Oh-mio-dio.
M.
11 novembre 2009 alle 12:22
@madasnob: adoro il tuo nick ed il tuo commento, so british so…:-D
11 novembre 2009 alle 12:24
@stefano: no per carità, non sia mai! Con il diabete, se non erro, la vista diminuisce. POi ti perderesti certi spettacoli!
Del tutto inoccenti, ovviamente 😉
11 novembre 2009 alle 15:36
Ciao Lucia,
ora sei tra i miei preferiti (Buoni questi !)
Fantastico questo post … ho già i brufli !!!
😮
11 novembre 2009 alle 16:14
@Artétca: questo dolce è talmente buono che, malgrado la presenza (abbondante) del cioccolato non procura nemmeno i brufoli. (Bugia stratosferica):-D
Grazie
11 novembre 2009 alle 16:48
Scusa, ma quanto burro ci dobbiamo mettere?!?
11 novembre 2009 alle 17:07
@marisa!Mi hai salvato la vita:avevo dimenticato di mettere la dose di burro! Grazie per avermelo segnalato!!
11 novembre 2009 alle 17:23
Non ti proccupare: anche a me capita di perdere qualche pezzo per strada quando scrivo le ricette!
Comunque il mio colesterolo alto mi fa sempre stare attenta alla quantità di burro che, se è eccessiva, mi costringe a rinunciare alla torta in questione. Ma questa sembra talmente buona da costringermi a farmi del male. 😉
11 novembre 2009 alle 20:35
@marisa: questa è buona ma anche quella di felder cui faccio accenno non scherza eh!
Ps io sono una distrattona, ahimé
12 novembre 2009 alle 08:46
Ciao Lucia, sono Isabel. Il tuo blog è bellissimo. Diverso dagli altri, molto francese, molto trendy.
Insomma complimenti!
Ti metto tra i miei link.
Non so se hai già avuto occasione di visitare il mio, ha solo 11 mesi e mi sono appoggiata a splinder però ci sto rpovando e ci metto tutto il mio impegno.
ciao e bonne journèe!
Isabel
12 novembre 2009 alle 08:56
@Isabel, grazie mille! 🙂
12 novembre 2009 alle 22:17
che tentazione! non saprei quale scegliere tra i due..
14 novembre 2009 alle 08:17
@Non deci scegliere. Prova entrambi! 🙂
14 novembre 2009 alle 18:01
Ciao Lucia,
con il coccolato trovi con me una porta apertissima dato che lo adoro! Tanto è vero che le mie torte o dolci preferiti sono quelli che contengono questo delizioso, gustoso e impagabile ingrediente 🙂
Cercherò di provarle entrambe le ricette ma già so che preferirei quella di Felder che quando affondi il cucchiaino nè esce fuori il cioccolato fuso! Che delizia! Già mi hai fatto venire l’acquolina in bocca solo a vederli!
Buon WE!
15 novembre 2009 alle 19:41
@carla: questo prezioso ingrediente è una favola! Io l’ho scoperto da qualche anno e ne sono felice 😀
17 novembre 2009 alle 18:26
Ciao! che bel blog, ci sono finita per caso attirata dal nome nel titolo del post…. mi toccherà provarli entrambi;-)
17 novembre 2009 alle 18:27
Ciao! che bel blog, ci sono finita per caso attirata dal nome nel titolo del post…. mi toccherà provarli entrambi;-)
18 novembre 2009 alle 21:50
Anch’io li devo provare entrambi, certo che ci tenti, dobbiamo pure fare gli studi comparati!
Ho un’altra ricetta di Hermé che pero’ per evitare di mangiarsi l’impasto centrale un po’ crudo (è la verità 😉 ci infila una ganache. e’ una cosa che ho visto anche da altri pasticcieri (tipo Hévin) e che devo provare.
Oddio quanti progetti cioccolatosi che hai scatenato 😉
Buona serata
21 novembre 2009 alle 17:46
@maia: ti ringrazio e conto su un tuo feedback 🙂
@dada: l’impasto centrale non mi è apparso affatto crudo. Ho quindi concluso che quindici minuti siano veramente sufficienti per la cottura di questo dolce.
Quanto alla ganache, in generale, non la amo troppo poiché la trovo stucchevole 😦
23 novembre 2009 alle 23:05
Lucia carissima, trovo questi dolci morbidi al cioccolato terribilmente golosi e consolatori anche per la consistenza “papposetta”, che adoro !
26 novembre 2009 alle 12:54
@ marili’ e’ nu sfizio unico!
28 novembre 2009 alle 17:37
[…] (Fonte RadicchioDiParigi) […]
28 novembre 2009 alle 17:44
Cara RadicchioDiParigi,
provata ieri sera.
Io non amo i dolci, ma l’unica cosa che divoro sempre è il tortino che ormai tutti i ristoranti ti propinano: quello con il cuore fondente.
Ed ecco che ne ho creato uno con un cuore gigante tutto goccioloso. Insomma, ero di fronte alla mia cavia-pre-natalizia lo estraggo dal forno, attendo qualche minuto, lo taglio. Il dramma!
Cuore di cioccolato che mi esce da tutte le parti, un impiattamento non proprio “ad hoc”.
Chiedo alternativa sulle proporzioni, quindi sui tempi. Se lo faccio monoporzione mi si accorciano ovviamente i tempi di cottura…ma a qanto???
Attendo tuo dolcissimo aiuto.
Grazie.
VB
29 novembre 2009 alle 11:29
Viola, non sono sicura di aver capito: ne hai “creato” uno o hai eseguito scrupolosamente ricetta di Pierre hermé? perché se hai seguito quest’ultima opzione, il risultato dovrebbe essere stato PERFETTO.
da specificare che non va tagliato bollente, ma è meglio attendere qualche minuto affinché si solidifichi un minimissimo. Comunque, come vedi anche tu dalla foto, rimane piuttosto morbido dentro. Questa è la sua caratteristica!
Non ho idea quali siano i tempi con queste proporzioni con le monoporzioni, nè accorciando i tempi. magari potresti chiederlo direattamente a lui, visto che la ricetta è sua! 🙂
2 dicembre 2009 alle 08:51
Ciao Lucia,
questo dolce è fantastico!!
2 dicembre 2009 alle 11:31
@carola: mi fa piacere che incontri anche i tuoi gusti 😀
4 dicembre 2009 alle 12:37
ciao Lucia! buono questo dolce morbido ..
ma scusa mica si dimezzano i tempi di cottura se si fa in monoporzioni ??!! magari si sta attente che nn si asciughi troppo..se sono 15′ ,dopo i primi 10′- 12′ darei un’occhiata ,nn essendoci lievito ..nn sgonfia mica ,o no??
bacioni dal freddo Piemonte e domani si va a sciare !!!! evviva!
4 dicembre 2009 alle 16:59
@marilla! che piacere leggerti…
Parlo solo per esperienza perché ogni moelleux è a sé. E poi se si asciuga troppo, personalmente considero la ricetta rovinata! Quindi non avendo io sperimentato le monoporzioni di questa ricetta… non so dirti! Buona neve! 😀
12 febbraio 2013 alle 20:23
non leggo la temperatura del forno…aiuto, sono rinco? ci vorrei proprio provare 🙂
Grazieeeeeee
13 febbraio 2013 alle 08:49
@Paola: prima riga: “Preriscaldate il forno a 160°” 🙂